Lo sport, come viene definito dall’art. 2 - comma 1 - della Carta Europea dello Sport, è qualsiasi forma di attività fisica che, attraverso una partecipazione organizzata o non, abbia per obiettivo l’espressione o il miglioramento della condizione fisica e psichica, lo sviluppo delle relazioni sociali e l’ottenimento di risultati in competizioni di tutti i livelli. Quell’espressione del corpo e delle proprie capacità, in maniera individuale o collettiva, e con una forte valenza sociale, è un diritto che deve essere garantito a tutti i cittadini. Allo stesso tempo, come affermato più volte dal Consiglio d’Europa, deve essere intesa come un interesse della collettività a cui lo Stato deve rispondere con competenze e puntualità, incoraggiando e sostenendo la pratica sportiva e i corretti stili di vita.
A differenza di altri Paesi europei, la Costituzione italiana, nel suo testo originario, non tratta lo sport in maniera esplicita. Ma ciò non significa che il Costituente non abbia riconosciuto pienamente la cultura e le pratiche sportive come strumento di promozione umana e sociale. In molti articoli del testo fondamentale della Repubblica italiana ci sono continui richiami al fenomeno come espressione ed affermazione dell’individuo o ad un’attività aggregativa che può essere considerata come un’organizzazione. Gli articoli 2, 3, 18, 32 e 117 sono alcuni esempi di come la pratica sportiva sia inserita in maniera implicita all’interno della Costituzione e di come questa sia un diritto inviolabile dell’uomo.