LA SALUTE
“Welfare” è una di quelle parole inglesi che nei primi anni 2000 è entrata nel linguaggio comune imponendosi immediatamente. Anche se all’inizio il suo utilizzo era sinonimo di azioni politiche complesse, messe in atto dallo Stato per migliorare le condizioni di vita dei cittadini, il termine welfare è stato subito collegato al benessere. Oggi, la sua accezione richiama tutte quelle iniziative che promuovono, ricercano e diffondono la salute ed il benessere fisico dei cittadini. E per raggiungere un simile risultato lo sport può essere considerato come un valido strumento. Le attività fisico-motorie, come dimostrato dai ricercatori e dalle organizzazioni mondiali che si occupano della salute, hanno il potere di far sentire meglio le persone, prevengono e contrastano tutte quelle espressioni di esclusione sociale o discriminanti, alleviano i dolori inondando il corpo di endorfine e di adrenalina e abbassano il rischio di contrarre tutte quelle malattie non trasmissibili che rappresentano la quarta causa di morte nel mondo. Fare sport, insomma, fa bene al corpo e alla mente, senza dimenticare l’enorme impatto che viene generato nella collettività e nella spesa pubblica. In un momento storico ed economico come questo c’è una certezza: si possono fare tante rinunce, ma non si può rinunciare alla salute ed al benessere. Lo sport, in questo caso, deve essere considerato come il rimedio naturale per rimanere sani ed in forma e per stare bene con se stessi.
Il progetto “Sport e Salute: Benessere per Tutti!” sperimenterà delle modalità innovative di welfare leggero e di assistenza a quelle persone che sono a maggiore rischio di esclusione sociale. Inoltre, puntando sul valore sociale dello sport, ridefinirà la funzione dei centri sportivi pubblici e privati e proporrà dei servizi gratuiti con l’obiettivo di favorire il benessere e la salute dei cittadini.
Il progetto “Sport e Salute: Benessere per Tutti!” sperimenterà delle modalità innovative di welfare leggero e di assistenza a quelle persone che sono a maggiore rischio di esclusione sociale. Inoltre, puntando sul valore sociale dello sport, ridefinirà la funzione dei centri sportivi pubblici e privati e proporrà dei servizi gratuiti con l’obiettivo di favorire il benessere e la salute dei cittadini.
24
Centri di pratica sportiva coinvolti
480
Over 65 coinvolti e assistiti
480
NEET coinvolti e assistiti
1440
Bambini (5-10 anni) coinvolti e assistiti
240
Neomamme in difficoltà assistite
96
Nuovi servizi di welfare attivati
72
Tecnici e animatori sportivi formati e occupati
144
Volontari