IL PROGETTO
L’iniziativa, infatti, permetterà a 24 centri sportivi, distribuiti su tutto il territorio italiano, di diventare “nodi di quartiere” per l’erogazione di 96 nuove attività e servizi a beneficio di oltre 2.640 persone che si trovano in situazioni di vulnerabilità e di bisogno o che appartengono a fasce particolarmente esposte, per andare a contrastare condizioni di fragilità e di svantaggio dell’individuo al fine di intervenire sui fenomeni di marginalità e di esclusione sociale.
Nello specifico:
- oltre 1.440 bambini tra i 5 e i 10 anni potranno beneficiare di attività extrascolastiche, in centri estivi e invernali, in modo da offrire supporto concreto alle famiglie che incontrano difficoltà nel conciliare la vita lavorativa con gli impegni genitoriali;
- oltre 480 anziani in difficoltà economica potranno accedere a corsi di ginnastica leggera, attività motorie in acqua, attività socializzanti all’aperto, supporto psicomotivazionale;
- 240 neomamme in difficoltà troveranno la possibilità di praticare corsi pre e post parto, pilates, yoga e, laddove necessario, un supporto psicomotivazionale per affrontare la nuova condizione;
- oltre 500 giovani NEET e adulti disoccupati/inoccupati potranno accedere ad attività fisiche e sportive oltre che di motivazione personale (coaching), per ritrovare un equilibrio psicomotivazionale ottimale;
- circa 72 nuovi professionisti e 144 volontari, giovani diplomati in Scienze dell’educazione, Educazione motoria, Psicologia ed altre discipline, tecnici federali ed esperti di dinamiche di gruppo, saranno individuati, formati ed inseriti nella gestione dei servizi all’utenza, generando nuove possibilità di occupazione su territori disagiati, all’interno di un’offerta accessibile che i centri sportivi potranno mantenere nel tempo.
Con lo sviluppo di un modello virtuoso su tutto il territorio italiano che ottimizzi e renda efficiente l’utilizzo di risorse ed infrastrutture sportive dando loro una nuova funzione sociale, Sport e Salute: Benessere per tutti! si propone di contrastare condizioni di fragilità e svantaggio della persona per andare poi ad intervenire, su una più larga scala, sui fenomeni di marginalità e di esclusione sociale attraverso iniziative e percorsi di coinvolgimento attivo che promuovano lo sviluppo di una cultura della salute e della prevenzione e che favoriscano il rafforzamento dei legami sociali.